L'atmosfera più calda sta alterando l'andamento delle precipitazioni: nel Nord Europa sono aumentate significativamente le precipitazioni piovose e nevose, mentre sono sempre più frequenti gli episodi di siccità in Europa meridionale.
Negli ultimi anni, tutto il continente europeo ha registrato temperature estreme: le ondate di calore diventano sempre più frequenti e in alcune aree il termometro ha segnato temperature ben al di sopra della media stagionale nelle estati del 2003, 2006 e 2007.
Nei mesi di luglio ed agosto 2007, ad esempio, in Europa sudorientale le temperature raggiunsero addirittura i 46°C, provocando centinaia di morti e incendi boschivi e facendo collassare la produzione agricola. Nel frattempo, alcune zone della Gran Bretagna venivano colpite dalle inondazioni più devastanti degli ultimi 60 anni, che causarono numerosi decessi e danni per miliardi di euro, colpendo duramente anche le riserve d'acqua.
Sebbene eventi atmosferci come questi, singolarmente, non possano essere attribuiti con totale certezza al cambiamento climatico (per contro le temperature dell'attuale inverno 2008-2009 non possono sconfermarlo), essi sono tipici dei mutamenti metereologici che, secondo le proiezioni, si verificheranno con il riscaldamento globale.
Se il mondo non interverrà, con rapidità e descisione, per contenere il riscaldamento globale, a livello europeo potremmo registrare un aumento delle temperature compreso tra i 2°C ed i 5°C a seconda delle diverse zone, con effetti alquanto impattanti.
Nei prossimi post cercherò (evitando i toni catastrofistici, ma mantendo un approccio per quanto possibile obiettivo) di descrivere i possibili scenari a livello europeo.
(Fonte consultata: "Adattarsi al cambiamento climatico" - pubblications. europa.eu)
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