venerdì 9 gennaio 2009

Chiacchierando di global warming

Si è tenuta recentemente a Poznan' (Polonia) la Conferenza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change - Unfccc) e del Protocollo di Kyoto (da cui il nome del ns. blog).

Ha concluso la Conferenza l'incontro dei Minstri governativi e dei Capi di Stato; hanno partecipato all'evento circa 11.000 persone, tra delegati governativi e rappresentanti del mondo dell'industria, delle Organizzazioni inter-governative e non-governative, della ricerca e della stampa.

La conferenza era attesa soprattutto come momento importante del processo negoziale di due anni, lanciato nel dicembre 2007 a Bali e che dovrebbe portare, il prossimo dicembre, con la conferenza di Copenhagen, alla definizione di un accordo internazionale sui cambiamenti climatici per il periodo successivo (fino al 2012), quando, appunto, terminerà il primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto.

La Conferenza è terminata con un chiaro impegno da parte dei Governi ad entrare in piena fase negoziale per dare forma ad una risposta mondiale ai cambiamenti climatici ambiziosa ed efficace, gettando le basi per un accordo da raggiungere a Copenhagen del dicembre 2009. E' stato concordato che gli impegni dei Paesi industrializzati nel periodo successivo al 2012 dovrebbereo assumere principalmente la forma di obiettivi quantificati di limitazione o riduzione delle emissioni, in linea con il tipo di obiettivi di riduzione assunti per il primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto.

Fondamentali progressi sono stati compiuti anche riguardo i seguenti aspetti:
  • sullo sviluppo e trasferimento di tecnologie, con l'approvazione del "Programma strategico di Poznan' sul trasferimento di tecnologie" del Global Environment Facility (GEF);
  • sono stati apportati gli ultimi ritocchi verso la piena operatività dell'Adaptation Fund del Protocollo di Kyoto, concordando anche di conferire al Board dell'Adaptation Fund la capacità legale di garantire ai Paesi in via di sviluppo l'accesso diretto;
  • sulla riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado delle foreste nei Paesi in via di sviluppo, relativamente agli aspetti metodologici del programma di lavoro e alle questioni legate alla contabilizzazione delle riduzioni.

Il Segretario esecutivo dell'Unfccc, Yvo Boer, ha dichiarato che ora è più chiaro in che senso procedere verso un futuro accordo e ha apprezzato "il forte segnale politico" lanciato dai governi durante la tavola rotonda Ministeriale su "una visione condivisa"; a detta del Segretario Boer nonostante la crisi economica e finanziaria, "si possono mobilitare fondi per la mitigazione e l'adattamento a sostegno dei Paesi in via di sviluppo, con l'aiuto di un'intelligente architettura finanziaria e delle istituzioni che forniscono il supporto finanziario".

(Fonti consultate: Villaggio Globale - Focal Point IPCC Italia)

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