Secondo un recente studio finanziato dalla UE, "Ecotourism - places and traditions", a cui hanno partecipato diversi partner tra cui anche l'Italia, le recenti indagini effettuate sul mercato turistico hanno mostrato chiaramente che l’ecoturismo, all’interno del quale rientra anche l’Ecoeducazione ed il cosiddetto “viaggio-avventura”, costituisce un settore in forte espansione e le previsioni del Wto (World tourism organization) sembrano confermare questo trend di crescita. Si stima che entro il 2010 il numero di ecoturisti aumenterà del 50%. Dalle prime analisi sui target di riferimento, è emerso che l’ecoturista possiede un elevato livello di coscienza ambientale e crede fermamente nella promozione e valorizzazione delle risorse naturalistiche e storico – culturali del territorio. Ed è proprio tale filosofia ambientale a guidare il viaggiatore nella scelta della sua meta turistica. I risultati del progetto “Ecotourism: Places and Traditions” hanno messo in luce che i bisogni e le aspettative dell’ecoturista sono:
--> L’ambiente incontaminato, la possibilità di osservare animali nel loro habitat naturale e di fare trekking ed escursioni;
--> Standards di qualità ambientale della meta scelta;
--> Possibilità di alloggiare in strutture “non convenzionali”.
L’interesse dell’ecoturista, in ogni caso, è rivolto soprattutto alle attività che può svolgere nell’ambiente circostante, un chiaro elemento di distinzione rispetto al “classico” turista di massa.
Secondo detto studio, inoltre, il termine ecoturismo è soggetto a molteplici interpretazioni ed evoluzioni, che scaturiscono dai differenti approcci e dagli aspetti ecologici e socioculturali presi in considerazione. Per cui non è possibile fornire una definizione univoca di ecoturismo, ma, in ogni caso, è possibile distinguere nettamente questa scelta di viaggiare (che, in fin dei conti, comunica un vero e proprio stile di vita) rispetto il classico e non sempre benefico turismo di massa.
(Fonte consultata: www.provincia.teramo.it)
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